La posizione del Cane che guarda sù è una asana di profonda estensione e come tale dovrebbe essere eseguita con estrema consapevolezza corporea, onde evitare soprattutto la compressione delle vertebre lombari e sviluppare infiammazione o infortuni alle articolazioni delle spalle.
Quando si pensa alle estensioni è molto comune, nella pratica, portare il busto indietro, in realtà la direzione del torso deve essere in avanti, immaginando di allontanare la cassa toracica dal bacino, per evitare compressioni dei dischi intervertebrali; per far questo bisogna allenare le spalle a ruotare indietro in retrazione, per spingere il petto in avanti oltre le braccia.
L'articolazione della spalla è molto più soggetta ad infortuni e traumi perché è l'articolazione più mobile del corpo e il mantenimento della forza dei muscoli che la circondano e la stabilizzano risulta di fondamentale importanza; in secondo luogo, gli spazi all'interno della stessa, tra i varie componenti, come ossa, tendini, legamenti e borse, sono molto stretti e da qui nasce l'importanza della consapevolezza del movimento che ci permetta di guadagnare il maggiore spazio possibile, onde evitare ripetuti schiacciamenti e sfregamenti che potrebbero portare a infiammazioni e/o traumi.
ALLINEAMENTI BIOMECCANICI
Questa posizione richiede flessibilità degli addominali, dei flessori delle anche e dei muscoli pettorali.
Rinforza principalmente i romboidi, il grande dorsale, la parte bassa del trapezio e gli estensori spinali. Prima di entrare nella posizione, dalla posizione prona a terra, dopo essere scesi in Chaturanga, far scivolare leggermente in dietro le mani (se non si riesce a far scivolare il dorso del piede in avanti entrando nella posizione), mantenere le dita aperte, che guardano leggermente verso l'esterno, braccia aperte quanto le spalle, ruotare la spalle in dietro, retraendo (avvicinando) le scapole e abbassando le spalle, portare il petto in avanti oltre le braccia, braccia stese ruotate esternamente (il bicipite guarda in avanti), gambe stese sul dorso dei piedi, quadricipiti attivi, mantenere le caviglie neutre, piedi aperti quanto le anche. Attivare i glutei.
ATTEGGIAMENTI COMUNI
Spalle in avanti, pettorali non estesi, attivare maggiormente i romboidi e gli estensori spinali.
Braccia piegate. Caviglie addotte o abdotte, controllare le punte dei piedi e sistemarle che rimangano o all'esterno o all'interno rispetto alla caviglia.
POSSIBILI MODIFICHEPosizionare una coperta arrotolata o un cuscino sotto la parte alta delle cosce, per alleggerire l'estensione.
Posizionare dei blocchetti da Yoga sotto le mani per rendere l'estensione spinale meno intensa.
Sostituire l'asana con quella del Cobra per rinforzare e guadagnare più flessibilità.